martedì, Dicembre 3, 2024

Giornalismo

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ISTITUTO TECNICO JACI DI MESSINA. LA FASCIONOSTALGICA GIORGIA MELONI “INSEGNANTE” PER UN GIORNO

Siamo del tutto scettici che ci sarà mai un intervento censorio del ministro dell’istruzione Bianchi. Da giornalisti e insegnanti non possiamo però che esprimere tutta la nostra indignazione e chiedere al personale docente e a tutti gli studenti dell’Istituto “Jaci” di boicottare il faccia a faccia virtuale con la Meloni e socie e chiedere l’immediata convocazione degli organi collegiali per censurare ufficialmente l’evento e il comportamento della dirigente, del tutto antitetico ai doveri pubblico-istituzionali. 

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CANNONATE ITALIANE SPARATE DAI LIBICI CONTRO IL PESCHERECCIO ITALIANO DI MAZARA DEL VALLO

Durante la sparatoria alcune schegge hanno colpito Giacalone ad un braccio. “Puntavano sull’uomo, volevano uccidere solo me”, ha aggiunto il comandante del peschereccio. “I libici mi guardavano fisso negli occhi e con le dita mi facevano segno che mi avrebbero tagliato la gola. Poi siamo stati costretti a fermarci e hanno prelevato me ed il nostromo, mentre tre militari libici sono saliti a bordo del peschereccio. Uno di loro era stato addestrato a Messina e parlava italiano e anche la motovedetta libica è quella della Guardia di Finanza che gli avevamo dato noi. Questo militare ci ha detto che se non ci fermavamo, ci avrebbero lanciato delle bottigliette piene di benzina per utilizzarle come molotov”.

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L’anima di Forcella si chiama Annalisa

«Quando morì Annalisa ci fu un clamore tale che tutti si sentirono spinti ad occuparsi del tema e a dare una mano, per dare una giustizia non solo giudiziaria ma anche sociale in risposta al dolore del padre di Annalisa – racconta Pino – Il dolore di Giannino è stato il motore dell’associazione e di tante cose che ci sono state nel quartiere. Se lui non si fosse spinto così tanto nel cercare a tutti i costi di non gettare la spugna, di non arrendersi, di non scappare, e valorizzare invece il ricordo della figlia, le istituzioni non sarebbero state stimolate al punto da aprire una scuola intitolata ad Annalisa nel quartiere e ad aprire gli spazi recuperati dall’abbandono».

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IL GENERALISSIMO DEL COVID E LA MILITARIZZAZIONE DELLA SALUTE

“Lo strumento sanitario – concludeva Figliuolo in Senato – fonda la propria efficacia sui principi cardine dell’organizzazione militare e della moderna Sanità militare: flessibilità e duttilità, meccanismi di coordinamento e decisionali snelli, procedure chiare e condivise a tutti i livelli, addestramento realistico e ampio bagaglio esperienziale derivante dalle attività compiute nei Teatri Operativi. Questo ha formato il nostro personale sanitario a lavorare, con professionalità e disciplina, in condizioni di pericolo e sotto stress”.

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Anche se ora vi credete assolti

Ma c’era un’altra scuola, nella città. Pippo Fava, i carusi, i giornali dei giovani, i Siciliani. Decine di giornalisti giovani, cresciuti in quest’altra scuola, che adesso ritrovi – inviati, capiredattori, giornalisti affermati – nelle migliori testate di mezza Italia. Centinaia di ragazzi, cresciuti qui, che sono, per quant’è lunga l’Italia, italiani esemplari, amanti del bene pubblico, impegnati: “Io ambisco al massimo onore, – diceva Titta Scidà – essere un cittadino”; e questi nostri ragazzi lo sono stati.

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