mercoledì, Novembre 27, 2024

Cronaca

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Pistole non ne vogliamo più

Ieri sera hanno sparato a Turi, Salvo, Michael, Seby… a uno dei tanti ragazzini del quartiere.

È l’immagine di una città che ha abbandonato i suoi figli più deboli. Siamo a San Cristoforo, Catania quartiere di artigiani, famiglie, bottegai, studenti universitari, bambini e spacciatori, covi di armi, stalle abusive per i cavalli da corsa, box per i pitbull da combattimento.

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Colpo alla mafia di Tortorici

È una mafia che si sta compattando – continua – che non subisce più da qualche tempo il condizionamento prima egemonico di quella barcellonese. È una mafia che è in rapporti diretti con la ‘ndrangheta e con la mafia catanese, con la quale ha dei rapporti storicamente consolidati determinati dalla configurazione del territorio”.

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Riprende il “gioco dell’oca”

Minori eritrei alla disperata ricerca di un’accoglienza degna in Italia

Ieri pomeriggio siamo venuti a conoscenza della deportazione al Cara di Mineo di cinquantadue migranti, rastrellati il giorno prima a Ventimiglia e subito trasferiti con un volo da Genova a Catania. Durante il nostro monitoraggio del transito e delle partenze dei migranti nella zona della Stazione catanese, abbiamo avuto modo di dialogare con sei di questi, che erano minori eritrei non accompagnati, arrivati in Sicilia alcuni mesi fa.

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Lo Forte su Carmelo Bisognano

La procura di Messina aveva percepito la possibilità di lacune e omissioni nelle dichiarazioni del “collaboratore di giustizia”. Le intercettazioni dell’operazione Vecchia maniera  hanno provato l’esistenza e lo scopo di queste lacune: “sfumare la responsabilità di Marino Tindaro”, tendenti a raffigurarlo, contrariamente al vero, non già come un imprenditore colluso con la mafia, ma piuttosto come una vittima della mafia.

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Operazione “Vecchia maniera”

I provvedimenti scaturiscono da una complessa attività investigativa, avviata nel 2015 dal Commissariato di Barcellona P.G., Messina, a margine delle indagini sulla famiglia mafiosa “dei barcellonesi” ed in particolare della sua storica costola “dei mazzarroti”, che condussero il 16 aprile 2015 all’arresto di otto esponenti della cosca di Mazzarrà Sant’Andrea per i reati di associazione mafiosa, estorsioni, detenzione e porto illegale di armi.

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