domenica, Novembre 24, 2024

Cronaca

-rete-CronacaInterviste

Orlando: la mafia, i poveri, il virus e l’Europa

A causa del corona virus si è formato un nuovo strato sociale, i nuovi poveri, che si vanno a sommare a quelli già esistenti: “Dobbiamo avere cura di loro, bisogna evitare che la nuova povertà porti alla rabbia e alla violenza se no la mafia se ne approfitterà. Hanno tutto l’interesse per continuare i loro sporchi affari con industrie e aziende sia del Nord che del Sud. Non sapete quanti imprenditori sono in difficoltà perché sottoposti all’usura, sono costretti a svendere le loro aziende a soggetti che hanno grandi liquidità” – continua Orlando- “È la storia di Palermo: ricordo che nel 1985 stracciai i contratti che legavano l’amministrazione sana di Palermo alle imprese mafiose, migliaia di lavoratori sono scesi in piazza protestando contro di me: “Sindaco tu combatti la mafia, ma noi perdiamo il lavoro”. Questa separazione, tra mafia e cittadini, è iniziata trent’anni fa e non si fermerà di certo ora.”

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-rete-CronacaTecnologia

Il tuo profilo è di tutti e il profilo di tutti è il tuo

Il tuo profilo è di tutti e il profilo di tutti è il tuo, forse i Beatles avrebbero pensato così il verso iniziale di I Am the Walrus, se avessero fatto musica ai giorni nostri. Siamo tutti in contatto: ci piace pensare di essere sagaci, spiritosi ed originali e speriamo che gli altri se ne accorgano. Postiamo video divertenti, pubblichiamo selfie, condividiamo gli articoli che ci piacciono e recensiamo persino le pizze che mangiamo, sempre però con una finestra aperta sulle vite degli altri, che si comportano proprio come noi. Per questo fermare la diffusione dei contenuti non è impresa semplice: “Se io ho quattrocento numeri di telefono su WhatsApp e invio a tutti anche solo una foto, questa verrà ricondivisa a sua volta.” spiega Alessandro Curioni, imprenditore e giornalista specializzato nella sicurezza informatica.

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-rete-CronacaGiornalismo

“Come ti smonto lo sceriffo”

“Decaro non è un divo (…), è piuttosto un eroe da western. Ma non il taciturno John Wayne, che come Ulisse non ha domande ma solo risposte perché è fatto della stessa sostanza degli astri, e sul finale infatti sparisce all’orizzonte dove cielo e terra infinitamente si uniscono. Decaro è pieno di domande. Anzi, ce n’è una che lo tormenta e che sembra non trovare mai una risposta adeguata. E questa inadeguatezza del mondo lo tortura: «E tu che ci fai qui?” continua Jacoviello.

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-rete-Cronaca

Le mani sulle favelas

Se da un lato potrebbe sembrare una sorta di brigantaggio 2.0, pronto a farsi carico delle ingiustizie del popolo, tra le lamiere arrugginite, i vicoli stretti e le strade argillose delle favelas, si avverte una tensione crescente: “I trafficanti di diverse fazioni hanno ordinato anelli di raccolta dopo i primi casi di coronavirus: girano in auto con gli altoparlanti e bussano alle porte delle case, comunicando ai residenti il divieto di circolazione per le strade dopo le 20:00. In caso di violazione delle regole, i criminali non si fanno scrupoli a punire con brutalità.” spiega Claudio al telefono, passando accanto alla sua palestra momentaneamente chiusa.

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-rete-Cronaca

Chi si vede! Il libro!

“Ci siamo battuti parecchio per la Legge sul libro, questa pone tutti gli operatori sullo stesso piano e blocca gli sconti libri al cinque per cento. Finalmente così Amazon non potrà rilanciare con sconti più alti e saremo tutti alla pari. Su dieci euro di spesa totale a noi editori ne arrivano tre, con questo sconto fisso otterremmo venti centesimi in più a copia che ci consente di garantire lo stipendio ai dipendenti.”

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-rete-Cronaca

Co.co.co.me campo?

“Chi ha un contratto co.co.co, oggigiorno, è sottopagato: “Per guadagnare abbastanza, devo andare ogni giorno in azienda per almeno otto ore al giorno, senza permettermi di ammalarmi. Se ho la febbre, ad esempio, io non vengo pagata.” racconta Nadia. “È una lotta continua, fatta di ansia e stress. Ansia perché quotidianamente devo raggiungere un tot di ore giornaliere, se voglio garantirmi uno stipendio dignitoso, stress perché se a fine giornata non raggiungi il tuo obiettivo, una volta arrivata a casa stai male, rimuginandoci tutta la notte.”

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