domenica, Novembre 24, 2024

Cronaca

-rete-CronacaEconomia

Phon, forbici e mascherine

Il lavoro prima era molto regolare, ma tutto d’un tratto siamo stati penalizzati. La nostra situazione era già delicata.” dice Alessandro. “Quello che danneggiava prima, e che continua anche ora, è l’abusivismo esercitato da sempre più colleghi. I giovani parrucchieri, infatti, una volta finito il percorso di formazione, a causa della pesante pressione fiscale, preferiscono lavorare in nero senza aprire un negozio che comporterebbe il pagamento dell’affitto, delle bollette e delle tasse alte. In questo periodo siamo sconfitti sia dal virus sia dalla concorrenza illecita che non conosce crisi nemmeno ora lavorando ugualmente.”

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-rete-Cronaca

Ci doveva scappare il morto

“Se parli con i barboni ti dicono che il problema non è “il mangiare”, ma dove dormire”- afferma Francesca- “Mohamed ha dormito in vari posti: prima nel giardino del vecchio Garibaldi, poi sotto i portici di viale Mario Rapisardi; per la festa di Sant’Agata si spostava ad Aci Trezza, aveva paura dei botti. La sua barba era lunghissima, era spesso ubriaco e schivo. Soltanto Giuseppe Messina, volontario di “Insieme”, è riuscito ad instaurare un rapporto con lui, qualche volta gli toglieva le ulcere ai piedi.”

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-rete-Cronaca

Lobby ed eurocrati, giù le mani dal nostro vino!

Ci ha lasciato basiti la proposta di attivare una misura di distillazione così ampia e a condizioni così impraticabili per la maggior parte dei piccoli vignaioli. Immobilizzare 800 milioni di euro per una misura di cui i vignaioli non vedranno che le briciole, e che andrà praticamente ad esaurire i fondi destinati al settore, è inaccettabile, soprattutto se la cifra di cui si parla, ossia fino a 80 centesimi al litro, verrà confermata. 80 centesimi in molte zone d’Italia non coprono nemmeno i costi di coltivazione dell’uva, figuriamoci quelli di vinificazione.

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-rete-CronacaPolis

Questa non è un’esercitazione

“Non esiste un protocollo che regoli l’azione della polizia in caso di emergenza sanitaria e nè qualcuno ti suggerisce come comportarti, tutto dipende dalla formazione del poliziotto. Io non penso che la città verrà militarizzata, se accadesse ci sarebbero delle restrizioni più incisive che costringerebbero la polizia a essere pedanti.”

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-rete-CronacaInchiesteInterviste

Non siamo invisibili e abbiamo fame

“Sono senza garanzie o tutele: chi è tirocinante non ha un vero e proprio rapporto di lavoro e questo significa non avere la possibilità di richiedere sussidi straordinari.” spiega Giulio amareggiato. “L’una tantum di seicento euro, prevista per lavoratori co.co.co e partite IVA, escludeva gli stagisti e finché non si avranno nuove disposizioni dal governo, i tirocinanti continueranno ad essere trattati come degli invisibili, ma anche gli invisibili hanno bisogno di mangiare.”

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-rete-CronacaSocietà

Andrea s’è perso.. e non può tornare

Da quando è iniziato il blocco negli Stati Uniti, Donald Trump ha interrotto il traffico aereo, da e per l’Italia, danneggiando migliaia di persone, tra cui Andrea: “Rimango qui a lavorare e a buttare sangue, nonostante io abbia da tempo finito il mio servizio. Noi, infatti, diamo la nostra disponibilità lavorativa per un periodo di quattro/ sei mesi, dopo il quale siamo in licenza, ma anche noi siamo stati colpiti dall’emergenza coronavirus e restiamo intrappolati qui” – continua Andrea – “Il problema non è tanto non poter rientrare, ma non poter nemmeno scendere: il passaporto italiano è stato bloccato negli USA e anche col visto di transito, non possiamo fare molto.”

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-rete-Cronaca

Il virus della lettura

E riguardo i testi più gettonati dice Anna: “All’inizio si cercavano libri più impegnativi come “Guerra e Pace” di Tolstoj, “La peste” di Camus, “L’amore ai tempi del colera” di Marquez; poi abbiamo notato che i clienti si sono dedicati a volumi più leggeri, evidentemente ricercavano un po’ di leggerezza” spiega la libraia.

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-rete-CronacaPeriferieSocietà

SOS sfratti

Link ha lanciato un appello nazionale in questi giorni d’emergenza: “Ci siamo organizzati con Pensare Urbano Bologna e Unione Inquilini, sindacato inquilini a livello nazionale, e abbiamo chiesto alle istituzioni di concedere un contributo affitto per tutti e tutte. Il risultato? Il tema dell’abitare è entrato all’interno del dibattito pubblico e anche nell’agenda politica del governo, infatti il decreto Cura Italia ha vietato lo sfratto degli inquilini per sei mesi. Probabilmente sarà potenziato anche il già esistente Fondo per la morosità incolpevole per gli inquilini” afferma Francesco.

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