Compagno Valerio
Una normale domenica di ottobre di cinque mesi fa. La piazza di Palagonia era deserta e orfana dei suoi abitanti. In quella piazza era arrivata la carovana “le scarpe dell’antimafia”. Ad aspettarci pochi compagni e compagne del circolo Arci. “Forza compagne e compagni montiamo l’amplificazione e parliamo a questa gente di Palagonia. Finestre e balconi sono chiusi ma ci ascolteranno”.
Valerio è tra i primi a parlare. Valerio Marletta, giovane comunista a fine anni ‘90, era un consigliere provinciale di Rifondazione. Quando Palagonia finì sotto la pressione mafiosa – oltre che della malapolitica – decise di candidarsi come sindaco.
Valerio vince e cerca di rimettere a posto la sua cittadina. Lo fa bene, dà fastidio ai potenti, piace ai giovani che lo seguono, sa bene come combattere l’ingiustizia: con l’antimafia sociale.
Come molte volte accade, le belle avventure finiscono: all’elezione successiva torna la vecchia gente. Ma Valerio resiste e rimane a lottare per Palagonia.
Lo ritroviamo al nostro fianco nel 2021, a denunciare che l’agrumeto di contrada Alcovia è ancora occupato dai mafiosi nonostante la confisca definitiva per mafia. Con lui, e con le compagne e i compagni di Palagonia, riusciamo a liberare quel terreno dai mafiosi. Pigiamo anche olive per farne olio da regalare alla gente più bisognosa del paese.
Ma torniamo in quella piazza battuta dal vento d’autunno. E’ da poco che il comune di Palagonia è stato sciolto per mafia, Valerio ne spiega le ragioni e conferma la volontà di riscattare la dignità di Palagonia.
Valerio ci ha lasciato. Ma suo fratello Dario e i compagni e compagne del circolo Arci insieme ai Siciliani giovani continueranno la lotta sapendo che, ovunque lui sia, è accanto a noi tutti e tutte e a noi toccherà raccontare a suo figlio chi era il compagno Valerio.