Catania. Lo sbarco dell’ “Acquarius”
Ventitrè agosto 2016.
Stamattina sotto un forte temporale è approdata allo sbarco 22 la nave di MSF-SOS Mediterraneèe Acquarius. A bordo 551 migranti salvati al largo della Libia nei giorni scorsi.
Nonostante l’acquazzone le banchine erano blindate per impedire la presenza di occhi indiscreti. Cos’hanno da nascondere le autorità? E’ così fastidioso il semplice diritto di cronaca?
Non ci stancheremo di denunciare le violazioni dei diritti umani dei migranti e gli abusi nelle operazioni d’identificazione. Quest’anno le navi umanitarie stanno salvando migliaia di vite, ma se dopo il salvataggio esse vengono impacchettate negli Hotspot, senza una capillare e preventiva informazione sul diritto d’asilo, per poi ricevere un respingimento o una “ricollocazione” in paesi europei scelti a caso, il sistema della cosiddetta “accoglienza” svela il suo volto reale.
Quando si blindano le frontiere a Ventimiglia o a Como, quando si istiga la gente a odiare il “nemico interno”, anche in base al costume da bagno, vergognosi episodi di violenza razziale come a S.Cono non possono che moltiplicarsi.
Il sonno della ragione genera mostri: bisogna disobbedire a disumane pratiche di deportazione. Facciamo appello ai media e a chi è veramente solidale per una maggiore presenza durante gli sbarchi e perché subito dopo, chi arriva vivo, trovi una sponda umana e non divise e armi.