Catania: l’area del Palazzo della Cultura sia assegnata alle associazioni
Deserta la gara per il Caffè Letterario
Nei primi giorni di ottobre del 2014 l’Assessorato alla Cultura del Comune di Catania ha emesso un bando di gara per “l’affidamento in concessione della gestione di servizi aggiuntivi”. Si dava la possibilità a privati di aprire e gestire un “Caffè Letterario, dotato di un Art and Bookshop, presso il Palazzo della Cultura” e un “Art and Bookshop presso il Museo Civico Castello Ursino”.
I termini di presentazione delle offerte, prima fissati per il 28 ottobre 2014, sono stati prorogati fino al 30 novembre dello stesso anno. Il 29 gennaio 2015 si è svolta la gara d’appalto e sono state aperte le buste delle offerte. Solo un’offerta è stata presentata per l’Art and Bookshop del Castello Ursino dall’Associazione Temporanea d’Imprese formata da Officine Culturali Servizi s.r.l., Associazione Officine Culturali e Karma Communication s.n.c.. Pertanto si è proceduto all’aggiudicazione provvisoria alla suddetta ditta.
Nessuna offerta è stata invece presentata per l’apertura e la gestione del Caffè Letterario previsto al Palazzo della Cultura. La gara, per quel lotto, è andata deserta. Il Caffè Letterario, gestito da privati, avrebbe dovuto occupare parte del piano terra del Palazzo della Cultura. Nello specifico i seguenti spazi: una sala di 62 mq ca con una porta su Via Vittorio Emanuele, una sala di 55 mq ca con una porta su Via Vittorio Emanuele, un vano comunicante di mq 110 ca con due porte su Via Vittorio Emanuele, un vano deposito di 20 mq ca, un corpo consistente in un antibagno e relativi servizi igienici di 24 mq ca con una finestra su Via Landolina.
È sotto gli occhi di tutte/i la carenza di spazi di aggregazione nella città di Catania come è evidente la difficoltà in cui versano decine di associazioni che, pur svolgendo attività importanti per la collettività, sono spesso senza locali o costrette a pagare affitti eccessivamente onerosi.
L’Amministrazione Comunale e l’Assessore Orazio Licandro avevano immaginato che alcuni spazi liberi del Palazzo della Cultura sarebbero stati meglio valorizzati se dati in concessione a privati per la realizzazione di attività commerciali. Ma oggi che i privati, nonostante la proroga del bando, non si sono presentati chiediamo al Sindaco e all’Assessore alla Cultura di emettere un nuovo bando per la concessione di quei locali ad associazioni senza scopo di lucro che svolgono attività in città, per la tutela dei più deboli, per difesa dei valori democratici, per l’antirazzismo e l’antiomotransfobia, per la promozione di attività culturali e ricreative.
In questo modo si arricchirebbe di attività il Palazzo della Cultura, si darebbe la possibilità a tante associazioni di avere finalmente in maniera gratuita una sede stabile per le proprie attività e si offrirebbero occasioni importanti all’intera città.
E sicuramente il bando non andrebbe deserto.
*Catania Bene Comune*
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