Caduto Fava…
“…Caduto Fava, Catania fu come rilasciata alla malavita.
Contro il disarmo della città fu il Presidente del Tribunale per i Minorenni a protestare, con un articolo su I Siciliani, del settembre 1984; con dichiarazioni al Guardasigilli Martinazzoli, in dicembre, e con un appello al Ministro degli Interni, in gennaio del 1985: Catania, scrivevo, non può attendere nuove assunzioni di poliziotti e Carabinieri; ha bisogno di un’equità sollecita e nuova, nel riparto delle risorse: per la lotta alla droga, per la cattura di Santapaola, per le investigazioni, e per il controllo del territorio.
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Al gelo dell’establishment si contrappose la reazione di consenso di molti cittadini. Brani dell’articolo apparso su I Siciliani furono letti, nella parrocchia più attenta alle sorti della città, durante il rito domenicale; ed i quasi cento catanesi, riunitisi in Albatros attorno ad un programma di articolato contrasto alla tossicodipendenza (lotta all’offerta di droga; entrata in campo del Servizio Sanitario Nazionale, riscatto dei quartieri di degrado; accorte politiche giovanili) vollero presidente il giudice minorile. Il loro convegno chiamò al palazzo municipale una gran folla, calorosamente partecipe. Criticai l’Ospedale cittadino che al Centro Tossicodipendenti assegnava per tutta sede un povero angusto garage, ma trovava da spendere nella locazione passiva di una villa, per i suoi uffici amministrativi, 265 milioni l’anno. Il quotidiano catanese non volle far cronaca dell’evento…