lunedì, Novembre 25, 2024

Autore: Matteo Iannitti

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Sezione duecentosettantaquattro

Sarebbero dovuti andare a votare in ottocentosettantuno. Si sono presentati in trecentocinquanove. Centosessantacinque uomini, centonovantaquattro donne. Il quarantuno per cento. Sei cittadini su dieci hanno deciso di non andare a votare. L’affluenza tra le più basse d’Italia. Il 61,8% dei voti per la Camera dei Deputati è andato al Movimento Cinque Stelle.

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Controllo popolare antimafia per assicurare un voto libero il 25 settembre

Vogliamo che il voto del 25 settembre sia un voto libero, non condizionato dalla mafia. Per questo, come Arci, CGIL, I Siciliani giovani, Rete degli Studenti Medi abbiamo deciso di organizzare, sulle orme di ciò che è stato realizzato a Napoli dall’EX OPG Je So Pazzo, un controllo popolare antimafia. Per assicurare che in tutti i seggi non vi siano condizionamenti esterni alla libera espressione del voto.

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Condannato non può fare il Sindaco: Meloni lo candida capolista al Senato.

Se volete sapere com’è fatta questa nuova destra che avanza e che tutti danno per vincente, dovete guardare a Catania. Salvo Pogliese, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, fino a ieri è stato Sindaco “sospeso” della città. Sospeso, ai sensi della Legge Severino, perché condannato in primo grado per peculato: ha utilizzato i soldi della Regione riservati ai gruppi parlamentari per spese personali. Nonostante tutti gli inviti alle dimissioni, “perché una città complicata come Catania non può restare senza Sindaco”, lui ha sempre rifiutato. Fino a oggi.

 

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Università smarrita. “Che senso ha costruire sopra gli scavi archeologici?”

La mobilitazione dei cittadini per la salvaguardia del patrimonio archeologico della città e contro la cementificazione, si fa sempre più partecipata e determinata. Il progetto dell’Università di Catania di costruire due aule da 1200 posti sopra la zona archeologica della Purità non convince nessuno. Quale senso avrebbe realizzarlo? Perché non valorizzare gli scavi e la villa romana senza dover per forza costruirci delle aule sopra?

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Nuove aule sugli scavi archeologici. L’insensato progetto dell’Università di Catania.

Sono passati più di vent’anni da quando un grande movimento di cittadini, intellettuali, studenti, architetti, archeologi e urbanisti riuscì a bloccare la cementificazione dell’area della Purità, cuore archeologico della città di Catania. Adesso, con la scusa dei fondi PNRR, alcuni funzionari dell’Università di Catania vorrebbero tornare a quel progetto: due mega aule da centinaia di posti sopra una villa romana. Ma la città continua a chiedere un percorso archeologico e storico, la valorizzazione dei reperti, nuovi scavi e non certo altro cemento.

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Riprendiamoci il nostro mare!

Sabato 11 giugno presso il Porto di Catania, al molo di Levante, alle ore 17,30 una manifestazione cittadina. Una manifestazione alla quale invitare cittadine e cittadini, compagni di scuola e di università, vicini di casa, conoscenti. Una manifestazione della città, per riprendersi il proprio diritto al mare. Iniziando dalla riapertura del porto.

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