domenica, Novembre 24, 2024

Autore: ivana

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Ciò che conta è laurearsi, non importa come

“Ti laurei lì, senza poter scambiare né auguri né saluti con altri, ma l’emozione è sempre la stessa.” La laurea è un traguardo indimenticabile; segna la fine di un percorso complicato, fatto da aspettative da non deludere e da esami da macinare se si vuole essere “in tempo”. Tuttavia, quello stesso percorso, ora non è più in grado di garantire il lavoro dei sogni una volta riposta la corona d’alloro. Negli ultimi anni, infatti, così come riportato dal Corriere della Sera, è cresciuto il numero di studenti italiani sempre più insoddisfatti dai loro studi; il 10% ha anche ammesso di soffrire di depressione.

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Catania, comizio al mercato

Sabato 2 maggio, fase uno delle restrizioni da coronavirus, mercati all’aperto chiusi, tranne qualche bottega che legittimamente è aperta. Entrando in piazza Carlo Alberto, si scorge subito una piccola folla di persone che circonda un furgone della polizia municipale. “Sarà che hanno arrestato qualcuno” mormora un passante. “No, no, li stanno facendo smontare e quelli si sono incazzati” risponde una signora indispettita. Tutt’altro. Il Consigliere Bottino, poggiato sul furgone dei vigili, spiega ad almeno una ventina di persone assiepate il suo impegno per tutelare i commercianti della fiera.

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-rete-CronacaIntervisteMondo

Mano negra, clandestina!

“Uno Stato serio, di qualunque fazione, dovrebbe mettere in regola chi si spacca la schiena e non far sempre guadagnare i pochi eletti, peraltro proprio in quella zona densamente ‘ndranghetista.” spiega Amodeo. “Però non è sempre così: in Calabria ci sono molte persone perbene che non sfruttano i migranti. Per la raccolta delle olive, io ne ho fatti assumere una quindicina col contratto di lavoro. Noi abbiamo un cuore grande e siamo molto più intelligenti di quello che ci vogliono far sembrare. Adesso sta funzionando anche la ripartizione, perché dal centro ne abbiamo mandati tantissimi in Germania ed in altre nazioni.”

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-rete-CulturaIntervisteSocietà

Il tabù delle adozioni arcobaleno

Il concetto di “discriminazione” non è insomma insito nella natura umana: è proviene non tanto da una naturale distinzione, ma è arbitariamente prodotto, di volta in volta, da questa o quella cultura. “Per strada tutti mi guardano male se do un bacio al mio compagno, figuriamoci se usciamo con i nostri bambini”- conclude Marco – “Se ancora oggi, dopo millenni di storia, c’è chi vede l’omosessualità come tabù, allora bisogna fare non uno, ma dieci passi avanti sulla via dei diritti e del progresso”

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-rete-CronacaEconomia

Phon, forbici e mascherine

Il lavoro prima era molto regolare, ma tutto d’un tratto siamo stati penalizzati. La nostra situazione era già delicata.” dice Alessandro. “Quello che danneggiava prima, e che continua anche ora, è l’abusivismo esercitato da sempre più colleghi. I giovani parrucchieri, infatti, una volta finito il percorso di formazione, a causa della pesante pressione fiscale, preferiscono lavorare in nero senza aprire un negozio che comporterebbe il pagamento dell’affitto, delle bollette e delle tasse alte. In questo periodo siamo sconfitti sia dal virus sia dalla concorrenza illecita che non conosce crisi nemmeno ora lavorando ugualmente.”

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Non si può tornare a lavorare in nero

Ogni giorno le associazioni di categoria dei commercianti, dei ristoratori e di altre imprese affollano le pagine dei giornali con appelli a incentivi, sgravi fiscali, cancellazione delle tasse, sospensioni nei pagamenti di affitti e utenze. La chiusura obbligata di molte attività economiche ha ovviamente prodotto un azzeramento drammatico delle entrate e ora si rischia il fallimento. Gli enti locali sono in prima fila a studiare le modalità per venire incontro alle imprese. Ma c’è da pensare alle lavoratrici e ai lavoratori. Sarebbe assai grave che si consenta di non pagare le tasse e di ottenere incentivi a chi tiene lavoratori in nero o contratti falsi.

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-rete-Cronaca

Lobby ed eurocrati, giù le mani dal nostro vino!

Ci ha lasciato basiti la proposta di attivare una misura di distillazione così ampia e a condizioni così impraticabili per la maggior parte dei piccoli vignaioli. Immobilizzare 800 milioni di euro per una misura di cui i vignaioli non vedranno che le briciole, e che andrà praticamente ad esaurire i fondi destinati al settore, è inaccettabile, soprattutto se la cifra di cui si parla, ossia fino a 80 centesimi al litro, verrà confermata. 80 centesimi in molte zone d’Italia non coprono nemmeno i costi di coltivazione dell’uva, figuriamoci quelli di vinificazione.

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Il ritorno dei ciancisti

Al passaggio di consegne tra i commissari del tribunale e il nuovo consiglio d’amministrazione della Sanfilippo Editore, Ciancio non ci sarà, perché troppo anziano, perché troppo indaffarato a mettere d’accordo gli eredi ma in vero perché trattenuto in disparte dalla prudenza: troppo probabile che la Procura vinca il ricorso in Cassazione contro il dissequestro. Ci saranno invece i ciancisti, quelli che bramano il potere che Ciancio ha avuto. Non ci saranno i giornalisti.

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-rete-CronacaPolis

Questa non è un’esercitazione

“Non esiste un protocollo che regoli l’azione della polizia in caso di emergenza sanitaria e nè qualcuno ti suggerisce come comportarti, tutto dipende dalla formazione del poliziotto. Io non penso che la città verrà militarizzata, se accadesse ci sarebbero delle restrizioni più incisive che costringerebbero la polizia a essere pedanti.”

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