Mazzette e discariche, riprende a Palermo il processo Terra mia
Il processo, scaturito dall’ inchiesta Terra mia, che vede coinvolti con l’accusa di corruzione il funzionario dell’ufficio dell’assessorato regionale al Territorio e ambiente Gianfranco Cannova e gli imprenditori della munnizza Antonioli (Tirrenoambiente), Proto (Oikos) e i fratelli Sodano (Soambiente), è ripartito oggi davanti la terza sezione del tribunale palermitano, senza la costituzione di parte civile della Regione siciliana che, nonostante la gravità delle accuse, è stata consigliata dall’avvocatura dello Stato di non costituirsi parte civile. Le mazzette «non sono un fattore di particolare allarme sociale» è il parere espresso dall’avvocatura.
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