domenica, Dicembre 22, 2024

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L’arte al tempo del virus

“Direi che l’arte della fotografia ti da l’opportunità di diffondere il tuo punto di vista rispetto a ciò che accade attorno a te. La foto che preferisco ritrae me e Sebastian con un telefono in mano, lui vede me e io vedo lui”- afferma Marta- “Abbiamo creato una connessione mentale dato che non è possibile avere un contatto fisico. La mascherina che in foto l’ha cucita mia nonna a mano.”

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-rete-Cronaca

Co.co.co.me campo?

“Chi ha un contratto co.co.co, oggigiorno, è sottopagato: “Per guadagnare abbastanza, devo andare ogni giorno in azienda per almeno otto ore al giorno, senza permettermi di ammalarmi. Se ho la febbre, ad esempio, io non vengo pagata.” racconta Nadia. “È una lotta continua, fatta di ansia e stress. Ansia perché quotidianamente devo raggiungere un tot di ore giornaliere, se voglio garantirmi uno stipendio dignitoso, stress perché se a fine giornata non raggiungi il tuo obiettivo, una volta arrivata a casa stai male, rimuginandoci tutta la notte.”

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-rete-CronacaSenza categoria

Un posto per Lorena

“Dall’uno marzo è stato registrato un calo di denunce di violenza domestica del 43,6%, ma casi come quello di Lorena”- continuano i colleghi- “Dimostrano che non è semplice per tutti stare a casa. Le vittime sono costrette a condividere tutto con dei possibili aguzzini.
Abbiamo bisogno di certezze, abbiamo bisogno che lo Stato garantisca tutele a tutte queste donne. Non basta un numero verde per salvare queste vite. Che la terra ti sia lieve.”

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-rete-Cronaca

Fategli fare i medici

“L’imbuto formativo quindi si forma tra la laurea e la scuola di specializzazione. I miei colleghi che si sono laureati a luglio 2018, hanno dovuto svolgere un tirocinio post laurea da ottobre a gennaio 2019. A febbraio hanno fatto il test per l’abilitazione e l’hanno passato. A marzo erano medici abilitati alla professione, così a luglio hanno effettuato il concorso al quale partecipavano sia i laureati del 2018 che del 2019, più tutti quelli non erano entrati negli anni precedenti” dice Michele.

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-rete-Cronaca

Rifacciamo l’ospedale disfatto

Secondo la Fondazione Gimbe, negli ultimi dieci anni sono stati quasi dimezzati i fondi destinati alla sanità pubblica, si tratta di circa trentasette miliardi di euro. Questi tagli, in genere, sono stati giustificati con la necessità di mantenere un bilancio proporzionato e con quella di eliminare sprechi e inefficienze. Ma queste scuse reggono di fronte ad una pandemia? È chiaro che la sanità pubblica è stata messa a dura prova, tuttavia con o senza il virus i problemi persistono.

 

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-rete-Cronaca

Non sei solo in quarantena

“Stiamo affrontando un momento insolito e le conseguenze psicologiche che lo accompagnano non sono da sottovalutare. Per questo io e due mie colleghe della scuola di Psicoterapia Sistemico Relazionale di Catania, abbiamo pensato di offrire gratuitamente supporto psicologico online a chiunque ne sentisse la necessità.” racconta Valeria Orestano, giovane psicologa che studia per diventare psicoterapeuta.

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-rete-Tecnologia

Violazione della privacy o più sicurezza per tutti?

Diversi i metodi per sorvegliare la popolazione: “Il governo sudcoreano da settimane utilizza dati raccolti dai cellulari, dai sistemi GPS, dalle transazioni effettuate con carta di credito e dalle telecamere di videosorveglianza”- spiega Enza-“ Le informazioni raccolte sono rese in forma anonima su un sito web dedicato e, se serve, inviate tramite SMS a chi potrebbe avere incrociato un infetto. Ed ecco che parte la caccia all’untore: in questo modo ti suggeriscono chi evitare e che posti è meglio evitare. Con questo sistema è possibile sapere che tipo di contatto c’è stato con l’infetto/a e in che stato si trovasse al momento, se tossiva ad esempio.”

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-rete-Cronaca

La cassa è la nostra trincea

I lavoratori dei supermercati sono costantemente in prima linea da quando il governo ha dichiarato tutta l’Italia zona rossa. Per loro, però, non è cambiato molto: riempiono i vari reparti e passano i prodotti sui rulli delle casse come sempre, ma ora hanno paura: “Non siamo sereni quando lavoriamo, perché ci sono acquirenti che entrano senza guanti o mascherine e quando glielo facciamo notare, ci rispondono “Non ce li ho”; chi lo sa se sono solo sprovvisti o negligenti.” – continua Valerio – “La società non ci considera “eroi” come infermieri, medici o farmacisti. Sappiamo di svolgere un lavoro diverso, ma anche noi siamo a rischio quotidianamente.”

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-rete-Cronaca

In fuga verso Modica

Arrivata, però, nella città del cioccolato, la donna è peggiorata: “Al momento è ancora intubata, perché si stanno aggravando le sue condizioni. La signora, alla fine, ha detto la verità solo perché si è sentita male, allora non avrebbe parlato, creando un danno a tutto il paese, che al momento registra solo tre casi.” racconta Ignazio Abbate, il sindaco di Modica. “Noi abbiamo isolato e messo in quarantena tutte le persone che hanno avuto contatti con lei. Per fortuna si sta ampliando il controllo su tutto il territorio nazionale: stamattina ci hanno chiamato da Malpensa per comunicare al comando della polizia locale che anche lì hanno isolato e messo in quarantena tutto il personale di bordo e dell’aeroporto che ha interagito con la signora. Sappiamo che stanno facendo lo stesso pure a Roma e Catania.”

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