venerdì, Novembre 22, 2024
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Parco Commerciale di Barcellona P.G. : rinviati a giudizio tutti gli indagati.

Il rinvio a giudizio di tutti i 15 indagati  nella vicenda del Parco Commerciale di Barcellona Pozzo di Gotto, una serie di  “colletti bianchi” con in testa l’avv. Rosario Pio Cattafi, conferma le valutazioni espresse da questa associazione  e dal movimento Città Aperta nell’esposto presentato  nel gennaio 2011. In particolare appare di estrema gravità il fatto che si contesti agli imputati (questo, da ieri ,il loro status),  di aver concorso “nell’ingannare i componenti del consiglio comunale, ingenerando in essi la falsa convinzione della legittimità del Piano  del parco commerciale, determinandone l’approvazione avvenuta con delibera n.59 del 16 novembre del 2009, con un conseguente ingiusto vantaggio patrimoniale a favore della Di.Be.Ca. Sas” società facente capo al “dominus” di tutta l’operazione, l’avv. Rosario Pio Cattafi.  

Questa associazione esprime soddisfazione per tale rinvio a giudizio e, alla luce di esso, invita l’amministrazione comunale ed, in particolare, il consiglio comunale di Barcellona Pozzo Di Gotto a dare seguito  alle richieste che ben 32 associazioni e soggetti della società civile barcellonese e non solo, alle quali negli ultimi giorni se ne stanno aggiungendo altre,  hanno rivolto loro nelle scorse settimane. La revoca in autotutela di quella famigerata delibera  è un atto che deve, a nostro avviso, rimarcare concretamente la presa di distanza non di un Parco commerciale in quanto tale, ma di “quel” parco commerciale perchè è ormai fuori da ogni ragionevole dubbio che quell’operazione , comunque vada a finire il processo che inizierà nel prossimo mese di  maggio, non può essere considerata funzionale agli interessi di una comunità ma , ideata da un soggetto che, oltre ad avere un curriculum criminale di tutto rispetto,  rinchiuso in regime di carcere duro (41 bis), condannato in primo grado a 12 anni per associazione mafiosa,  definito dal Procuratore Lo Forte nella sua relazione annuale come “il Capo” della mafia barcellonese, è certamente funzionale agli interessi della criminalità organizzata. La politica barcellonese non può più nascondersi ma deve uscire allo scoperto. Lo deve ai cittadini onesti che a Barcellona Pozzo di Gotto sono certamente la stragrande maggioranza.   

salvatore.ognibene

Nato a Livorno e cresciuto a Menfi, in Sicilia. Ho studiato Giurisprudenza a Bologna e scritto "L'eucaristia mafiosa - La voce dei preti" (ed. Navarra Editore).

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