Giù le mani dalle foibe!
Come oramai da dieci anni a questa parte, anche quest’anno il 10 febbraio verrà trasformato da destre e fascisti in un momento di riscrittura e falsificazione della storia. La tragedia delle foibe e degli esuli istriani sono infatti diventate nella propaganda e nella narrazione delle destre uno strumento di compensazione del 27 gennaio, giornata della memoria dell’Olocausto, e di assurda comparazione tra nazismo e movimento comunista. Troviamo vergognoso che a strumentalizzare la vicenda delle foibe siano proprio i partiti della destra italiana, gli eredi dei principali responsabili di quella tragedia, che da carnefici pretendono di raccontarsi come vittime, dipingendo per di più il tutto come il prodotto del movimento operaio e del marxismo. La verità è un’altra: le foibe e le violenze che a queste si sono accompagnate altro non sono che la conseguenza della politica imperialistica, razzista e di sopraffazione portata avanti in Venezia-Giulia e nelle regioni balcaniche dal fascismo italiano e dal suo capo, Benito Mussolini, ai danni delle minoranze etniche non-italiane. Stando infatti alle parole pronunciate dallo stesso Mussolini nel 1920, il fascismo considerava gli slavi come «una razza inferiore e barbara» nei cui confronti l’unica politica possibile era quella del bastone, affermando la necessità di sacrificare «500.000 slavi a 50.000 italiani». A queste parole avrebbe fatto seguito una politica volta a negare e reprimere l’identità nazionale slava, vietando agli slavi l’utilizzo della propria lingua, chiudendo le loro scuole, italianizzando forzatamente i loro nomi, mettendo fuori le legge le loro organizzazioni politiche, deportando i dissidenti politici slavi nei lager (in primis, la risiera di San Sabba). Le foibe non possono dunque che essere considerate come il frutto del clima di odio razziale imposto in quella area da Mussolini e dal suo regime dittatoriale. Rifiutiamo perciò non solo le menzogne e le bugie diffuse sulle foibe dal Comitato 10 febbraio, ma anche il tentativo, portato avanti dai principali eredi del fascismo italiano (Forza Italia, Nuovo Centrodestra, Fratelli d’Italia, Casapound e Cervantes), di legittimarsi ed imporsi anche nei luoghi di produzione della cultura come le università pubbliche. Critichiamo quindi profondamente la decisione assunta dalle istituzioni accademiche di autorizzare una simile iniziativa di propaganda, che nulla ha a che vedere con la memoria del fenomeno storico delle foibe, concedendo le proprie aule e i propri spazi. Riteniamo quindi che l’idea e la pratica della democrazia e del pluralismo, valori fondanti dell’università pubblica, vadano preservate dalle propaganda dei neofascisti e dalle loro strumentalizzazioni. L’applicazione della nostra Costituzione democratica e antifascista è quindi incompatibile con la concessione di locali pubblici alle organizzazioni neofasciste e ai loro esponenti.
Stento a credere ciò che ho appena letto. In pratica le foibe sarebbero in qualche modo tollerabili o giustificabili in quanto frutto dell’odio razziale diffuso da Mussolini verso gli Slavi?
Ma state diventando negazionisti di sinistra? È così che pensate di combattere il neo-fascismo?
da quello che hai scritto si evince che non hai letto bene il testo, o perlomeno, non lo hai compreso fino in fondo. Nessuno vuole negare nulla, nessun negazionismo è in atto. Si vuole semplicemente sottolineare come delle forze politiche tentino (all’interno di un processo organico di riscrittura revisionista della storia) di propagandare su un avvenimento storico tragico, addirittura fornendo una lettura assolutamente errata, tendenziosa e malevole dei fatti avvenuti in quelle zone durante la II guerra mondiale. I carnefici tentano di raccontarsi come vittime. Le infoibazioni furono una reazione (inumana) alla tirannide fascista prima e all’occupazione nazista dopo.
Questo tentativo di rilettura non rimane circoscritto nell’alveo dello storicismo, bensì trova una profonda motivazione nel tentativo di legittimazione nella scena sociale di alcune forze politiche dell’universo nero come casa pound, i cui militanti, tanto per dire e per attualizzare il discorso, ammazzano tutt’oggi gli immigrati. Vedi Firenze nel 2011.
Ok, quel “inumana” tra parentesi chiarisce il ragionamento. Ora sono d’accordo.
Aggiungo solo una cosa: anche l’olocausto è stato ed è ancora fortemente strumentalizzato per creare un alibi all’imperialismo americano e all’imposizione dello stato di Israele in medio oriente.
Ma le strumentalizzazioni che se ne possono fare, ovviamente, non tolgono nulla alla necessità di ricordare quelle tragedie e di onorare quei morti.
Salve, leggendo parola dopo parola questo articolo, rabbrividisco.
Infatti ricordo a tutti voi che non sono i fascisti ad avere responsabilità nella triste vicenda storica del massacro delle foibe e degli esuli istriani, dalmati e fiumani, bensì tutto ciò è stato causato dall’estremismo comunista di Tito, alleato con l’allora URSS. Ricoltro, inoltre, che le onde di esuli sono continuate oltre il 1945, arrivando a toccare il culmine dopo il trattato di pace di Parigi firmato nel 1947, quindi partendo da questo è storicamente impossibile che il fascimo e, in particolare Mussolini, abbiano delle colpe dirette dell’accaduto.
Sicuramente, i fascisti avranno diverse responsabilità di ciò che è accaduto durante la Seconda Guerra Mondiale con la loro azione di repressione nei confronti di coloro che si opponevano al regime e con le loro azioni dettate da ideali nazionalistici, ma sicuramente non hanno alcuna responsabilità su quello che è successo a Fiume, Istria e Dalmazia durante l’ascesa del regime di Tito.
guarda, onestamente, quello che scrivi è proprio quella odiosa rilettura storica, falsa e tendenziosa, che si cerca di proporre. Il mio consiglio, spassionato, è quello di ritornare a studiare un po’ di storia perchè vedo che ne hai davvero bisogno.
Ti lascio con una frase di mussolini ai soldati italiani in Dalmazia nel ’43, sicuramente esplicativa: “so che a casa vostra siete dei buoni padri di famiglia, ma qui voi non sarete mai abbastanza ladri, assassini, stupratori.”
Buonaserata