lunedì, Novembre 25, 2024
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Il Premio giornalistico Francese assegnato a Pif ed Ester Castano

Il Premio giornalistico Mario Francese non va all’autore di un’inchiesta ma al regista, soggettista, sceneggiatore e attore protagonista di un film: lo ha deciso all’unanimità la giuria, presieduta da Gaetano Savatteri. Per la prima volta nella sua storia, così, il riconoscimento legato alla memoria del cronista delGiornale di Sicilia ucciso da Cosa nostra il 26 gennaio 1979, è stato assegnato all’autore di La mafia uccide solo d’estate, la pellicola con cui il palermitanoPierfrancesco Diliberto, per tutti Pif, ha raccontato in modo diverso, ma con l’attenzione, l’efficacia e lo scrupolo documentaristico del cronista, cos’è stata la lotta alla mafia negli anni di piombo di Palermo, riscuotendo un notevole successo di critica e di pubblico.

Va invece a Ester Castano, la giovanissima giornalista precaria capace di individuare e denunciare le infiltrazioni della ndrangheta nel Comune di Sedriano, il Premio intitolato a Giuseppe Francese, figlio di Mario, prematuramente scomparso nel 2002, dopo avere contribuito a rendere giustizia al padre. Sedriano è stata la prima amministrazione lombarda ad essere sciolta per infiltrazioni mafiose.

Altri riconoscimenti sono stati assegnati a due anziani ed esperti cronisti, Delia Parrinello eFranco Viviano, e ad Antonio Condorelli, giornalista non certo alle prime armi, ma ancora giovane e impegnato sul fronte della cronaca nera e giudiziaria a Catania. Un riconoscimento anche a Valerio Cataldi, del Tg2, autore dello scoop sul trattamento antiscabbia nel Centro di accoglienza di Lampedusa. Fra i premiati anche il regista Ruggero Gabbai, autore di importanti lavori sul valore della memoria nell’Olocausto e nella lotta a Cosa nostra (“Il viaggio più lungo” e“Io ricordo”), e due coraggiosi sindaci donna, Giusi Nicolini, di Lampedusa, e Lea Savona, di Corleone.

La cerimonia di consegna dei premi si terrà lunedì 27 gennaio, con inizio alle 17, nell’aula magna dell’Istituto alberghiero Piazza di corso dei Mille, a Palermo. Nel corso della cerimonia la sala, per iniziativa del preside, Rosolino Aricò, sarà intitolata a Mario Francese. A coordinare la manifestazione i giornalisti Elvira Terranova e Riccardo Lo Verso. 

Pif è stato premiato dalla giuria per l’alta qualità dell’opera cinematografica da lui realizzata: un film coraggioso, capace di affrontare il tema della lotta alla mafia sotto un profilo nuovo, ironico e impegnato al tempo stesso, ricco di dettagli che, mentre purtroppo in questi mesi Cosa nostra tende a rialzare la testa, aiutano a tenere viva la memoria, perché ricostruiti col piglio del giornalista. Pierfrancesco Diliberto giornalista non è, ma lavora da anni con notevole intuito professionale e manifestando doti investigative. Per questo l’Ordine vuole incoraggiarlo ad entrare a tutti gli effetti nella “grande famiglia” dell’informazione. 

Il Programma: si comincia a Corleone, sabato 25 alle 11,30, al Liceo scientifico Don Colletto, con un incontro-dibattito su “La memoria in piazza”. Partecipano Gianfranco Zanna, Lea Savona, Dino Paternostro, Franco Nicastro e Riccardo Arena. Subito dopo il Comune dedicherà a Mario e Giuseppe Francese la piazza del paese in cui sorge la chiesa di Santa Maria.
Domenica 26, alle 9,30, in viale Campania, su iniziativa dell’Unci, la cerimonia nel 35° anniversario dell’omicidio: su richiesta dell’Unione cronisti, il Comune dedicherà l’aiuola spartitraffico, arredata a verde, a Mario Francese. Sempre domenica, ma a Siracusa, città di origine di Francese, alle 9,45, in piazza Leonardo da Vinci, l’Assostampa provinciale deporrà un omaggio floreale ai piedi della lapide che ricorda il cronista del Giornale di SiciliaLunedì 27si comincia alle 10 con la proiezione – offerta dall’Uci Cinemas a 350 studenti di Brancaccio e Corleone – de La mafia uccide solo d’estate, in una delle sale del Forum Palermo. Alle 17 la premiazione ufficiale all’Alberghiero Piazza, che sorge nell’ex Molino Virga, confiscato alla mafia. Si chiuderà con un buffet preparato dagli stessi allievi della scuola. 

L’Ordine dei giornalisti di Sicilia finanzierà interamente da solo il Premio, assegnato sin dal 2000 a cronisti che si sono distinti nel lavoro di analisi e di denuncia contro Cosa nostra e ogni forma di prevaricazione e violenza, compresa quest’anno, in maniera particolare, la tratta di cui migliaia di migranti sono vittime, nei loro disperati approdi in una terra già martoriata. Ma quest’anno, per la prima volta dalla sua istituzione, il Premio non ha ricevuto alcun sostegno da parte della Regione, che l’anno scorso aveva contribuito con appena cinquemila euro. E ora ha ritirato anche questi.

salvatore.ognibene

Nato a Livorno e cresciuto a Menfi, in Sicilia. Ho studiato Giurisprudenza a Bologna e scritto "L'eucaristia mafiosa - La voce dei preti" (ed. Navarra Editore).

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