“Avvenimenti” e l’Altritalia
Una ventina fra giovani redattori e grafici, una rete di club sparsi un tutta Italia, il direttore Fracassi e un mix di sinistra romana, cattolici alla don Milani e “Siciliani”
Con la storia dei “Siciliani” s’intreccia dalla fine degli anni ’80 quella di “Avvenimenti”, “settimanale dell’Altritalia”: direttore Claudio Fracassi, quattordici giovani giornalisti in redazione e un ufficio grafico, sempre di giovani, di altissimo livello E tanti editorialisti, corrispondenti, collaboratori, illustratori e fotografi.
Il primo numero è del febbraio del 1989, l’ultimo del 2000. L’indipendenza della testata era garantita da Libera informazione editrice, società ad azionariato popolare. C’erano poi quasi 400 “circoli dell’Altritalia”, Miria Fracassi con Marisa Alonso, che aiutavano la diffusione locale, e garantivano soprattutto uno stretto legame fra lettori e giornale.
A sfogliare la collezione troviamo fotoreportage di Stefano Montesi sulle favelas da Casilino 700 a Prato, vignette di Elle Kappa disegni di Marco Scalia, foto di Tano D’Amico, giochi matematici di Ennio Peres, inchieste di Michele Gambino su mafia, massoneria, politica e Fininvest (ma anche fotoreportage di guerra con Pietro Gigli), disegni di Pedro Scassa, Marco Gramigna, Alberto Ruggeri e Dariush; i racconti di Jack Daniel; la rubrica di Maria Cuffaro, con le voci e i volti degli immigrati che chiedevano diritti e quella di Lia Celi di satira tv. E ancora i movimenti studenteschi del Novanta, da Palermo a Milano, le corrispondenze americane di Lucio Manisco, i reportage di Annibale Paloscia sui segreti di Stato e di Edgardo Pellegrini dall’Africa, gli studi di Guido Caldiron sui neonazi europei. E poi le rubriche di Callisto Cosulich, Lea Penouel, Fabrizio Giovenale, Beppe Gnasso e gli editoriali di Balducci, Dario Fo, Luigi Bettazzi, Adriana Zarri, Ettore Masina, Dino Frisullo, Elio Lannutti.
Tutto questo e anche di pià
“Avvenimenti” è stato tutto questo ma anche molto di più; un giornale d’inchieste per rivelare verità scomode, ma anche di cultura. Le stanze della redazione erano frequentate da giornalisti come Sergio Turone, Piero Pratesi e Diego Novelli e da personaggi come padre Balducci, Alfredo Galasso (che presiedeva la società), Gian Carlo Pajetta, Lidia Menapace. Ma c’erano anche i ragazzi delle scuole e università occupate dalla “Pantera” e quelli dei centri sociali; e naturalmente quelli dell'”Alba” [v.pag.68]. Ma capitava di trovarci anche ragazzi che avevano avuto vent’anni un bel po’ prima, come i partigiani Marisa Musu, Carla Capponi, Maria Teresa Regard e Rosario Bentivegna.
Il progetto era di Piergiorgio Maoloni, il mago della grafica di quegli anni: e infatti era basato su infografiche e disegni, innovazione che poi seguirono quasi tutti, famosi i sommarioni-sintesi, primo livello di lettura,
Per capire fino in fondo il senso di “Avvenimenti” bisogna rileggere gli editoriali di Fracassi, analisi puntuali di un contesto politico tumultuoso (la fine di Craxi e l’ascesa di Berlusconi, le stragi di Capaci e via D’Amelio, ma anche i fermenti giovanili e l’inizio della globalizzazione), oppure un pezzo di Riccardo Orioles, caporedattore fino al 1995, sul movimento antimafia o sui “Siciliani”. Orioles e Gambino venivano da quella esperienza, che segnò fortemente l’identità del nuovo giornale.
L’identità del nuovo giornale
“Avvenimenti” nella sua vita ha avuto tre sedi (a Roma), che hanno diversamente caratterizzato, come spesso accade, l’identità di giornale fortemente popolare e quindi politico, ma completamente sganciato dai partiti: via Farini 62 nella fase iniziale, vicino alla stazione Termini; piazza Dante, all’Esquilino, in quella di mezzo; e via dei Magazzini Generali, all’Ostiense, nella fase adulta del giornale.
In redazione c’erano Silverio Novelli (supplemento libri), Gianandrea Turi, Francesca Ferrucci (che è stata anche caporedattrice), Tiziana Ricci, Bianca Madeccia, Laura Cortina, Franco Fracassi, Giulia Salvagni, Claudio Fabretti, Pellegrini, Antonio Roccuzzo, Marco D’Auria e da me. Fracassi non ammetteva sciatterie nel “lavoro di cucina”, rileggeva tutti i pezzi, titoli e sommari. Momento fondamentale del lavoro era la riunione del martedì, alle 12: dopo una breve analisi, venivano assegnati i servizi e si discuteva il giornale.
L’uffico grafico è stato uno dei punti di forza del giornale, Tiziana Quattrucci è stata la prima capo, poi venne Simona Baccante a dirigere il gruppo dei grafici: Adriana Ranieri, Andrea e Stefano Badiali, Daniel Bazzi, Renato Galasso, Marco Giannini. In segreteria di redazione c’erano Lia e Giuliano Lanza, Marina Lombardi, Rossana Pallocca e Luana Mercuri; Lello Fratangelo, storico manager comunista, era l’amministratore delegato.
E bravo Paolo
eravamo giovanissimi, immaturi, attaccabrighe e disordinati. Ma una cosa l’hai detta giusta: eravamo tutti di altissimo livello.
Quel Capitan Fracassi con le sue richieste impossibili, quel non accettare nessun rifiuto od impossibilita’, quel contrarre il tempo per cui se una cosa si puo fare in un giorno si puo fare in 2 ore, e se si puo’ fare in due ore, tu sei forte – ti prego – fallo in 20 minuti. Claudio e Miriam Fracassi, dobbiamo a loro se adesso siamo considerati nel mondo i migliori professionisti nei rispettivi campi.
Grazie a Claudio e grazie a Miriam, e grazie anche a te Paolo, che hai ricordato tutto questo.. spero che la vita ti tratti molto meglio di come ti trattavo io.. (non ci siamo mai stati simpatici)
ti abbraccio
Daniel
Anche noi provenivano da quell’esperienza: in Sicilia nel 1990 aprimmo il nostro club e fondammo un periodico di denuncia sulla politica locale. Nel novembre 2009 abbiamo continuato, seppur coi nostri limiti, sul web. A quasi 6 anni di distanza http://altritalia.org è uno dei blog più seguiti in Italia, non è concepito come giornale ma come pagina aperta a tutti coloro che sentono il bisogno di raccontare la propria realtà in cui vivono e, quindi, non avendo una redazione fissa sul posto i nostri collaboratori ci inviamo periodicamente i loro pezzi da ogni parte del territorio nazionale. Colgo l’occasione, in qualità di responsabile, di esprimere la nostra disponibilita’ per eventuali collaborazioni di ogni tipo. Cordiali saluti Giovanni Puglisi
Dimenticavo: la nostra nascita come club altritalia , nel 1990, fu possibile grazie al rilascio, dietro nostra richiesta, presso la redazione di Avvenimenti, dello statuto dell’altra Italia. Dopodiché, al ritorno in Sicilia, presso uno studio notarile, nacque ALTRiTALIA. Tutte le nostre attività svolte sono rimaste documentate presso la biblioteca comunale di Francofonte (SR), la Procura della Repubblica di Siracusa e presso le rispettive presidenze dei dure rami del Parlamento. Ecco. Ricordi di giovani incassati e un po’ incoscienti. Saluti G. P.