Lei disse sì
Un matrimonio contrastato nell’Italia del Medioevo
Lorenza: A volte un po’ “burbi” (burbera) ma con un cuore tenero, da 7 anni è fidanzata con Ingrid che la sopporta e supporta nonostante tutto… Mediatrice di conflitti per studi e lavoro, non è in pace se non sente armonia tra le persone che la circondano e per questo è promotrice, con Ingrid, di pranzi, cene, concertini tra amici in cui stare bene tutti insieme… Dopo anni di basket si è data alla pallavolo con scarsissimi risultati. Vorrebbe un cane (ma non lo dice ad Ingrid perché altrimenti domani potrebbe trovarselo già a casa).
Ingrid: Ha il passaporto svedese ma è nata a Firenze e cresciuta a Rifredi. Un’educazione “tormentata” tra religione e pianoforte. Architetto per passione, chef per talento, oggi insegna visual design e comunicazione. Di facile entusiasmo, ha la sventata tendenza a volare troppo in alto e per questo è eternamente riconoscente a Lorenza che l’aiuta a tenere i piedi per terra. Avrebbe voluto la proposta di matrimonio in ginocchio e con un diamante ma non demorde, è pronta ad aspettare le nozze d’argento.
“Lei disse si” è una normale storia d’amore. Ma in Italia, la normalità per le coppie omosessuali è fantascienza. Due giovani donne fiorentine che hanno deciso di mettere in piazza il loro privato per cercare di sfondare delle porte che in Italia sembrano essere inesorabilmente chiuse. E quindi il loro racconto in giro per l’Italia, scanzonato ed ironico, ha un risvolto sociale: parità di diritti per tutti.
Il loro scopo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica italiana su un argomento così delicato e dibattuto come l’unione civile tra persone dello stesso sesso. Ingrid e Lorenza per fare questo hanno messo su un blog (Lei disse si), sono su Repubblica D con una rubrica fissa, sono apparse in tv (con un servizio su LA7) e radio nazionali, ed ora hanno anche avviato un crowdfunding (racolta fondi) per autofinanzare “dal basso” la produzione di un documentario. Ecco cosa scrivono sul sito della”Produzioni dal Basso”.
“Lei disse sì” è il racconto dei mesi che precedono il matrimonio di Ingrid e Lorenza, che si sposeranno a giugno in Svezia perché in Italia due persone dello stesso sesso non possono farlo.
Ingrid e Lorenza raccontano che l’esperienza del matrimonio è la stessa per tutti e che per organizzarlo i passi tradizionali sono sempre quelli: annunciarlo a parenti ed amici, trovare un posto in cui fare la festa, fare la lista degli invitati, pensare agli abiti, alle fedi, al cibo, etc.
“Lei disse sì” è un progetto cross-mediale che attraverso un blog attivo da dicembre 2012 e una pagina facebook sta raccontando questo percorso, in modo più o meno leggero, incontrando la partecipazione di un’intera community.
Ingrid e Lorenza sono state due giorni a Palermo, invitate da Arci Palermo, che ha voluto dare un suo contributo per Verso il Pride 2013. Hanno incontrato gli studenti del duca Abruzzi, rispondendo con semplicità e gioiosità a tutte le domande dei ragazzi, cercando di far capire l’obiettivo delle loro iniziative: “siamo normali e vogliamo una vita normale, con i diritti che spettano a tutti”. Hanno partecipato ad un incontro istituzionale con il Comune di Palermo e con il comitato del Pride 2013.
E ancora, hanno preso parte ad un incontro in cui hanno messo a confronto la loro esperienza pre matrimonio con una giovane coppia etero sposata da pochi mesi. Risultato: nessuna differenza.
Ingrid e Lorenza, dopo il matrimonio in Svezia, torneranno in Italia e cominceranno la loro battaglia, fra carte, avvocati e tribunali, per rivendicare il diritto, non solo loro, a vivere una vita normale.