Comunicato stampa: solidarietà ad Ester Castano ed Ersilio Mattioni
Vogliamo esprimere la nostra più viva solidarietà e vicinanza ai giornalisti Ester Castano ed Ersilio Mattioni, la cronista e il direttore del settimanale Altomilanese accusati ingiustamente di “diffamazione” e di “persistenti virulenti attacchi gratuiti contro l’amministrazione comunale” di Sedriano a causa di articoli di cronaca e di commenti sulle gravi vicende di corruzione nel comune della cintura milanese. Ci spinge a farlo l’articolo denigratorio pubblicato sul blog Stataleforum il 21 aprile 2013 da Domenico Vadalà, addetto stampa del sindaco di Sedriano, Alfredo Celeste.
Si tratta di una evidente provocazione, del tentativo di rappresentare come frutto di malevolenza politica e personale un lavoro di cronaca e di inchiesta svolto con professionalità e senso civico dai due giornalisti. Polemiche e provocazioni sono consentite dalla libertà di espressione, di informazione e di stampa. Sono consentite a chiunque critiche e polemiche anche accese. L’unico limite è imposto dal rispetto delle persone e della verità sostanziale dei fatti. Si discute per confrontarsi e perciò bisogna rappresentare anche le opinioni altrui. Chiediamo perciò a Stataleforun di ospitare questa replica.
Vogliamo innanzitutto precisare che saranno le indagini in corso dirette dalla Procura di Biella a fare luce sulla fondatezza delle affermazioni contenute negli articoli dei due giornalisti. Chi si rivolge alla magistratura con una querela chiedendo di accertare la correttezza degli scritti di alcuni giornalisti ha più di ogni altro il dovere di attendere che si svolga il processo che ha invocato; processo che, in questo caso, avrà inizio il 18 dicembre 2013. Troviamo inopportuno e scorretto che la parte in causa che ha innescato il procedimento giudiziario faccia una rappresentazione suggestionante e falsa degli atti giudiziari, ad esempio definendo “inchieste giornalistiche d’assalto confezionate con colpi proibiti sulla pelle e le disgrazie altrui” le cronache di fatti documentati che, fino a prova contraria, Ester Castano ha portato alla luce con professionalità giornalistica e senso del dovere.
A Stataleforum, che irride gli articoli di Castano e Mattioni affermando che parlano della presenza di una mafia “immaginaria” sul territorio di Sedriano, facciamo osservare che non è certo frutto di una loro invenzione il fatto che l’8 aprile 2013 a Sedriano si sia insediata la commissione d’accesso prefettizia la quale, con la collaborazione di una commissione speciale di supporto costituita da Forze dell’Ordine, Guardia di Finanza e Direzione Investigativa Antimafia, valuterà entro 90 giorni il possibile scioglimento del consiglio comunale per infiltrazione mafiosa. Le autocertificazioni del sindaco di Sedriano, Alfredo Celeste, che ha definito l’invio della Commissione “del tutto ingiustificato e rispondente più che altro ad un’esigenza politico-mediatica” atta a “infangare la comunità sedrianese” non bastano a fugare i dubbi.
Ci sono fatti incontestabili. L’amministrazione di Sedriano è stata coinvolta nell’inchiesta che, nell’ottobre scorso, ha portato in carcere l’assessore regionale Domenico Zambetti, accusato di aver acquistato voti dalla ‘ndrangheta. Il primo cittadino stesso, arrestato il 10 ottobre 2012 e accusato di corruzione all’interno della stessa indagine, è ora a piede libero dopo la revoca dei domiciliari per decorrenza dei termini.
Questi sono fatti, non sono frutto della fantasia di qualche giornalista fazioso. I fatti obbligano ad interrogarsi in maniera radicale sul reale significato della legalità. Non è corretto denigrare i giornalisti che con la loro attività informativa, a costo di inimicarsi personaggi potenti, aiutano la comunità a conoscere ciò che accade sul territorio. Occorre rispetto per la libertà di informazione e per il diritto dei cittadini di essere correttamente informati. Occorre rispettare e tutelare i giornalisti che per assicurare questi diritti svolgono un lavoro, delicato, complesso, incontrando difficoltà e contrasti di ogni tipo. Rispettare la libera informazione è il minimo comun denominatore etico da osservare per chi vuole edificare una società giusta, per chi vuole mantenere in buona salute la società in cui vive.
Perciò, in qualità di singoli e di associazioni che conoscono Ester, la sua integrità morale e la sincera convinzione che infonde nell’impegno civile antimafia, non possiamo che respingere fermamente le ennesime critiche ingiuste, denigratorie e provocatorie rivolte a lei e al direttore di Altomilanese, Ersilio Mattioni. E rimarcare la nostra solidarietà, perché lo spirito e la passione con cui portano avanti ogni giorno il loro lavoro non venga mai scalfiti.
Riportiamo qui di seguito il link dell’articolo pubblicato su Stataleforum.it:
http://stataleforum.blogspot.it/2013/04/sedriano-ersilio-mattioni-ed-ester.html
A questo link è invece recuperabile il comunicato:
http://www.slideshare.net/stampoantimafioso/comunicato-stampa-congiunto-20209793?utm_source=ss&utm_medium=upload&utm_campaign=quick-view
Firmatari:
Stampo Antimafioso
I Siciliani Giovani
Ossigeno per l’informazione
Carovana Antimafia Ovest Milano
Sezione ANPI Carlo Chiappa di Sedriano/Vittuone
Sinistra di Sedriano
Circolo Arci Radio Aut
Osservatorio Antimafie Pavia
Coordinamento Per il Diritto allo Studio – UDU Pavia
Movimento Popolare Dignità e Lavoro
GAP –Gruppo Antimafia Pio La Torre
Gruppo dello Zuccherificio
DIECI e VENTICINQUE
Coordinamento Giornalisti Precari della Campania
[…] Gli sponsor dei prodi cronisti, dimenticando che il discrimine fra verità e falsità è la rappresentazione di circostanze, fatti e accadimenti nella loro “verità effettuale”, si esercitano in amene considerazioni, oltre che investirmi con espressioni denigratorie per aver osato di dare notizia della loro prossima comparsa davanti ai giudici del Tribunale di Biella per loro cronache evidentemente non proprio inappuntabili […]
Il giudice del tribunale di Biella evidentemente la pensa diversamente visto che ha assolto ester castano e ersilio mattioni PERCHE’ IL FATTO NON SUSSISTE. Non è neppure necessario il commento.