Da Niscemi a Ravenna
Ma sta cambiando qualcosa, in questo Paese? Al Nord, al Sud? Forse sì
“Niscemi batte Obama” titola il “Manifesto” del 7 ottobre. Il giorno la manifestazione nazionale No MUOS davanti alla base della Us Navy di Niscemi aveva fatto parlare tutta Italia. Più di cinquemila persone sono arrivate da tutte le città e paesi della Sicilia per protestare non solo contro la base, ma anche contro tutte le altre ferite imposte alla dignità del territorio e alla salute dei cittadini.
Dai No Tav ai No Ponte, dalle donne di No dal Molin ai No Radar sardi, hanno sfilato tutti insieme per dire basta alla militarizzazione del territorio e per promuovere i valori della pace e della vita.
In testa al corteo c’era il Sindaco di Niscemi Francesco La Rosa e al suo fianco Rita Borsellino. E poi, solidali e decisi, i sindaci di vari comuni della zona.
Un corteo lungo quattro anni: è da tanto che dura – fra il silenzio dei grandi media ma la solidarietà crescente dei cittadini – l’impegno del piccolo gruppo di ragazzi che ha dato il via a tutto questo. Erano appena cinque, all’inizio. Ora sfilano in folla, e sono cinquemila. Siamo a poca distanza da Comiso, la terra che negli anni di Pio La Torre lottava contro gli stessi obiettivi e contro gli stessi soggetti. Una sfida lunga trent’anni, che dalla base di Comiso si sposta a Niscemi ma che ha gli stessi simboli, gli stessi colori, la stessa Sicilia che ha voglia di riscatto.
Si rivendica la libertà di questi territori dalle pretese dei militari americani e si festeggia la notizia del sequestro preventivo dell’intera area disposto dalla Procura di Caltagirone. Il provvedimento, emesso dal Gip a seguito di indagini iniziate nel luglio 2011, è basato sul divieto assoluto di edificabilità di quell’area e sulla violazione di varie prescrizioni fissate dal decreto istitutivo della stessa e dell’ambiente circostante. Il Muos infatti sorge all’interno di una Riserva Naturale Orientata, sito d’interesse comunitario.
Rita Borsellino ha definito ambigua la risposta ricevuta dal Parlamento Europeo a seguito della sua interrogazione sul caso Muos. “Ambigua – ha precisato – perché i documenti forniti per lo stesso risultano essere in regola.” E si dispiace del fatto, che denuncia come riprovevole, che la magistratura ancora una volta debba sostituirsi alla politica. Dichiara inaccettabili le responsabilità della Regione Sicilia auspicando un maggiore interesse e rivisitazione di tutti gli atti e le procedure relative al Muos.
Ai cancelli della CMC
C’è voglia di chiarezza e di trasparenza. E se da un lato impera la gioia dei Comitati, dall’altro lato tutti lamentano come l’interessamento dei politici coincida con l’avvicinarsi delle elezioni regionali. Semplice coincidenza o reale interesse, questo sarà il tempo a dirlo. Nel frattempo i ragazzi non si fermano e con gioia, colori, sorrisi e determinazione continuano la marcia per la sensibilizzazione e la protesta che salpa verso il “continente”.
A Ravenna il 13 ottobre hanno manifestato di fronte ai cancelli della CMC (l’antica Cooperativa Muratori e Cementieri, ora lontana dagli ideali di solidarietà originari) per la salvaguardia della terra e per la rivendicazione dell’etica nel lavoro nelle imprese e nelle cooperative come questa, che è general contractor di tutte le più grandi opere d’Italia, dal ponte sullo stretto di Messina al Tav in Val di Susa.
Abbiamo manifestato anche per denunciare le collusioni con la mafia che molte imprese di questo circuito di appalti e subappalti intrecciano e che restano ancora in ombra. Afine mese è prevista una manifestazione anche a Roma.
a sta cambiando qualcosa, in questo Paese? Al Nord, al Sud? Forse sì
E’ falso che in testa al corteo c’erano il sindaco La Rosa e Rita Borsellino. In testa al corteo c’era una rappresentanza del “Movimento No Muos”. Loro erano in coda con altri sindaci e rappresentanze politiche.
E’ falso che tutto queto è iniziato con l’impegno di cinque ragazzi. Tutto questo è iniziato nell’autunno del 2008, con un comitato in cui di ragazzi c’erano veramenti pochi. Forse l’articolista si riferisce al gruppo di giovani che nell’autunno 2011 si aggrega e da vita ad un’altro gruppo NO MUOS che si affianca al primo, con grande disponibilità, impegno ed entusiasmo, dando nuova linfa e slancio al NO MUOS.
Gentile Enzo,
che il sindaco e la Sign.ra Rita Borsellino fossero in testa al corteo o meno, è un dettaglio degno di nota, soprattutto per un movimento come il Nostro che non ha mai avuto un sostegno pieno e spassionato da parte delle istituzioni. Per cui mi scuso per l’errore non voluto con gli amici del movimento. Per quanto riguarda la storia dei cinque ragazzi, che dire. E’ vero che il movimento nasce quattro anni fa, ma io ricordo un punto in cui tutto era completamente morto. Completamente. I cinque ragazzi cui faccio riferimento, sono i cinque che nell’Agosto 2011 erano in biblioteca comunale a discutere sul Muos e dai quali oggi siamo arrivati fino a qui. Me lo ricordo perchè quella riunione la organizzai io. Conosco la storia, perchè ne ho fatto parte, e ne faccio parte. Ricordo quando non c’era nessuno ad aiutare quei cinque ragazzi!! Ora, che questi rappresentino una “ri-nascita” o una “nascita” non è niente di drasticamente falso o vero, forse sono punti di vista. La cosa bella è essere qui, oggi, tu ed io a parlarne assieme, ieri oggi e per il futuro.
bene ! Quindi da adesso diremo che il movimento NO MUOS è UN MOVIMENTO DI POPOLO, di tutte le età, senza primogenitura.Diremo che il comitato No Muos di Niscemi nasce ne 2008, che la prima grande manifestazione porta la data del 2009(con diecimila persone), seguita da una marcia fino alla base(con duemila partecipanti, diremo che nel 2011 nasce un altro comitato che all’ epoca si faceva chiamare “INCUBO MUOS” che ha contribuito a rafforzare la lotta con dei meravigliosi(non tutti) ragazzi, che attraverso il web hanno contribuito(non da soli) a far conoscere la problematica MUOS, sono stati e sono dei meravigliosi attivisti, un po di altri , ma il movimento è tutti ribadisco dal bambino appena nato al nonno che sta tirando la cuoia. ANDIAMO AVANTI. C’E’ ANCORA TANTO DA FARE!!!!!!!