Torino, Catania e Bologna a confronto (sulla nostra pelle)
Beatrice, Vincenzo e Massimo sono tre ragazzi siciliani che studiano in tre diverse città. I servizi, i trasporti, le tasse, le differenze e, se esistono, le analogie in questo confronto fra le vite universitarie di questi tre studenti
In quale facoltà siete iscritti e dove studiate?
Beatrice: Sono iscritta al corso di laurea in D.A.M.S. (Discipline delle Arti della Musica e dello Spettacolo) e studio a Bologna.
Vincenzo: Sono iscritto alla facoltà di Ingegneria Elettrica presso il politecnico di Torino. Mi sono iscritto qui dopo aver preso la laurea triennale, sempre in Ingegneria Elettrica, presso l’Università di Catania.
Massimo: Frequento la facoltà di Lettere e Filosofia, precisamente il corso di laurea in filosofia, all’università degli studi di Catania.
Quali sono i servizi che la vostra facoltà offre agli studenti? Sono proporzionati alle tasse che pagate?
Beatrice: I servizi offerti dall’ateneo sono davvero tanti: dall’assistenza sanitaria per gli studenti fuori sede, fino alle convenzioni per cinema e teatro e le agevolazioni per la telefonia mobile, trasporti e mobilità.
Sono diverse le sale studio che restano aperte fino a sera, per non parlare poi delle tantissime biblioteche collegate alla mia facoltà.
Servizi proporzionati alle tasse
La segreteria è contattabile via e-mail e le aule didattiche sono dotate di computer e schermo video-proiettore. I docenti, tutti schedati nel sito web, hanno un loro orario di ricevimento, ma sono comunque (quasi) tutti contattabili via e-mail.
Nelle segreterie, biblioteche e sale studio lavorano gli studenti, solo per un determinato periodo, garantendo così a tutti questa possibilità. Sì, ritengo che questi servizi siano proporzionati alle tasse pagate.
Vincenzo: L’organizzazione che ho trovato è nettamente superiore rispetto a quella catanese, in cui a dire il vero regnava il caos più totale. Anzitutto, la quasi totalità dei servizi della segreteria è online, per cui presentarsi di persona negli uffici è abbastanza superfluo, a meno che non bisogna chiedere qualche chiarimento: nel qual caso, si trovano sempre persone competenti che spiegano con cortesia cosa fare e come comportarsi.
Si paga come a Catania, ma…
Uno dei servizi che più mi ha colpito è il servizio sms del politecnico, con cui i professori comunicano qualunque variazione rispetto agli orari ufficiali: grazie a questo servizio, ho sempre evitato di arrivare a lezione e di scoprire che questa era stata annullata, cosa che invece era una prassi a Catania.Dal momento che, a livello di tasse, pago esattamente quanto pagavo a Catania, la risposta non può che essere positiva.
Massimo: L’ex Monastero dei Benedettini, che è la sede della mia facoltà, è disseminato di sedie e tavoli dove poter “studiare” ma, chiaramente, non sono sempre dei luoghi tranquilli viste le centinaia di persone che frequentano l’università ogni giorno. Per le sessioni di studio più impegnative sarebbe preferibile un luogo più silenzioso come la biblioteca che, però, segue degli orari ridottissimi.
Internet e Wi-Fi
C’è da sottolineare che nel semestre appena passato gli orari erano stati prolungati anche grazie al supporto dei tirocinanti, ma a giugno hanno ripristinato gli orari precedenti. Per quanto riguarda gli altri servizi come postazioni internet, reti Wi-Fi e altro, i mezzi ci sono ma non ne vengono sfruttate tutte le potenzialità.
La segreteria di facoltà bene o male funziona e i tempi d’attesa non sono molto lunghi: dipende anche dal tipo di “commissione” che si deve sbrigare. Il vero problema è la segreteria centrale, sita in via Landolina, nei pressi di piazza Teatro che, a partire dallo scorso anno accademico, è diventata unica per tutte le facltà, con tutte le conseguenze che derivano dal riversamento di migliaia di persone in locali troppo angusti.
Ogni anno sempre più tasse
Il problema delle tasse è che ogni anno vengono continuamente aumentate, quest’anno sensibilmente (circa 100 euro di aumento), e siccome i servizi che offre l’università non cambiano e non migliorano, ma forse degradano, è chiaro che si percepisce una sproporzione negativa: da questo punto di vista sì, sono alte e anche troppo.
In che condizione sono i trasporti in questa città? Fatichi molto per raggiungere la facoltà?
Beatrice: La città è ben collegata, dispone di mezzi pubblici che tendono a ridurre l’inquinamento (veicoli a gas naturale, veicoli ibridi, a trazione elettrica e gli extraurbani a diesel), tutti dotati di pedane e posto disabile. Il biglietto costa 1.50 euro sull’autobus, 1.20 comprato prima. Si possono comunque comprare delle schede tariffarie più convenienti.
Vincenzo: Rispetto ai tre anni che ho passato a Catania, qui è un altro mondo. A Catania non sapevo mai quando sarebbe passato l’autobus, spesso aspettavo anche più di mezz’ora alla fermata e alla fine ero costretto ad andare a piedi per non arrivare tardi.
Qui gli autobus passano puntuali e la GTT (gruppo torinese trasporti) mette a disposizione un servizio online grazie al quale puoi sapere in tempo reale quando passerà l’autobus o il tram alla fermata.
Gli abbonamenti per studenti costano molto meno di quanto costavano a Catania. Per quanto riguarda la sera invece, nel fine settimana, ci sono i nightbusters, che partono ogni ora dal centro e che ti permettono di poter stare in giro senza preoccuparsi dell’orario.
I guai con gli autobus
Massimo: I trasporti, stiamo parlando principalmente di autobus, ci sono; ma soprattutto nelle ore di punta peccano di molte défaillances dovute al sovraffollamento e ai ritardi.
Credo che entrambi i problemi potrebbero essere risolti incrementando il ritmo delle corse: una corsa ogni ora è veramente troppo poco, soprattutto per chi deve percorrere distanze che a piedi richiedono quasi un’ora di tempo.
Per non parlare poi della metropolitana che ha una sola linea e che non interessa per nulla gli studenti delle aree umanistiche riversati nel centro storico: l’unico vero motivo per prenderla è andare alla Cittadella (sede delle facoltà scientifiche) o alla stazione centrale degli autobus e a quella dei treni.
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