venerdì, Novembre 22, 2024
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La mafia non esiste!

Questo articolo è uscito nel lontano 2017 su “I Cordai”, il giornale del Gapa di san Cristoforo

 

“Nel quartiere dove sono nato la mafia non esiste, c’è solo delinquenza, e la delinquenza, si combatte con il lavoro…”

Clap, clap, e ancora clap. Applausi a scena aperta per il comizio del consigliere comunale Riccardo Pellegrino, uomo di punta del suo partito e “capobastone” che tanti voti ha portato alla sua coalizione.

Noi non vogliamo entrare nelle vicende giudiziarie, nè tanto meno in quelle elettorali del consigliere Pellegrino, e ancor di meno nelle amicizie con elementi delle famiglie mafiose, anche se, è evidente la vicinanza del Pellegrino con familiari del clan Mazzei, come rilevato da alcune intercettazioni della guardia di finanza.

A san Cristoforo tutti conoscono la “potenza” del clan Mazzei, e la forza oppressiva dei Santapaola.e degli Ercolano che tanto hanno determinato il voto elettorale, che tanto hanno influito sulla vita civile del quartiere, mettendo in ginocchio San Cristoforo e non solo. Il risultato di questa antica oppressione è il degrado culturale, morale e fisico, dei suoi abitanti, fino a sostituirsi allo stato con il controllo del territorio. Fino a togliere alla comunità del quartiere il diritto al lavoro, il diritto di andare a scuola, il diritto di avere spazi sociali, come piazza Don Puglisi o piazza Don Bonomo, controllate dallo spaccio gestito dalla manovalanza mafiosa.

Insomma, noi poniamo un problema morale, sociale e politico, e lo facciamo con delle domande al consigliere Pellegrino.

Signor Pellegrino, lei sostiene che la mafia nel suo e nostro quartiere non esiste. Sostiene che c’è solo una microcriminalità. E che questo si può risolvere solo, attraverso, il lavoro.

Per cui, visto che in qualche modo, governa e amministra la cosa pubblica come consigliere comunale: che cosa ha fatto per San Cristoforo e la sua comunità affinchè possa accedere al lavoro onesto? Che cosa ha fatto per non far chiudere la storica scuola Doria? Che cosa ha fatto per la salvaguardia dei beni comuni che appartengono al quartiere e all’intera città? Che cosa ha fatto e cosa fa per ripristinare la vera legalità e la promozione, che contrasti il pensiero e la cultura mafiosa partendo dai ragazzi e ragazze del quartiere abbandonati a se stessi?

Crede che basti girare per le case del quartiere promettendo lavoro o una “social card”?

Se è vero, come lei dichiara, che il suo obbiettivo politico e sociale è “servire il popolo”, potrebbe spiegarci come farà? O è solo uno slogan elettorale?

* * *

Sono passati 37 anni da quando gente come lei sosteneva che la mafia non esiste, e oggi siamo ancora a questa situazione.

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