Un piccolo pezzetto di bavaglio
Di Riccardo Orioles
Uno t’informa, uno ti dà la legge e uno t‘insegna a pensare. Da Bokassa a Orban, passando per i grandi tecnocrati di casa nostra, il nemico del popolo è sempre lo stesso: l’insegnante, il magistrato, il giornalista.
Il popolo difatti, il buon popolo bue, non deve avere diritti, non deve informarsi di niente, e quindi non deve pensare. E’ una piccola storia, quella del tg regionale che il governo ha deciso, con regio editto, di sforbiciare: eppure è una storia simbolica, uno dei tanti tasselli del ritorno al medioevo. Che diritto ha mai il villico, che già ha tante cose utili cui pensare, di perdere tempo a informarsi di ciò gli capita attorno? Ha già la sua tv monopolistica (di Berlusconi) ha già il suo giornale unico (degli Agnelli), e volete caricarlo ancora di tante tivvù paesane – i tiggì regionali, i più vicini alla bassa plebe – di pubblica proprietà, addirittura, cioè in teoria dello stesso villano? Ma via! “Ordino comando e voglio” ordina l’Amministratore. Consultato con chi? Discutendo con chi? Ma con nessuno, naturalmente: perché “io so’ io e voi non siete un c…”.