Catania, comizio al mercato
Protagonista un consigliere comunale del partito del Presidente della Regione
Se gli avessero chiesto l’autocertificazione il consigliere comunale di Catania, Daniele Bottino, per quella passeggiata nella piazza della fiera, avrebbe sicuramente addotto un motivo di lavoro. D’altronde lui è politico, di mestiere incontra gente e probabilmente avrebbe pure avuto ragione. Ma al consigliere nessuno ha chiesto niente. La polizia municipale quasi quasi lo sosteneva durante il suo comizio in piazza.
Sabato 2 maggio, fase uno delle restrizioni da coronavirus, mercati all’aperto chiusi, tranne qualche bottega che legittimamente è aperta. Entrando in piazza Carlo Alberto, si scorge subito una piccola folla di persone che circonda un furgone della polizia municipale. “Sarà che hanno arrestato qualcuno” mormora un passante. “No, no, li stanno facendo smontare e quelli si sono incazzati” risponde una signora indispettita. Tutt’altro. Il Consigliere Bottino, poggiato sul furgone dei vigili, spiega ad almeno una ventina di persone assiepate il suo impegno per tutelare i commercianti della fiera.
Un comizio, né più né meno. Con tanto di rassicurazioni su quello che si impegnerà a fare, dei risultati già raggiunti alla pescheria, delle prospettive per il commercio. Bottino, prima fedelissimo consigliere di Enzo Bianco, è appena passato al movimento Diventerà Bellissima, proprio quello del Presidente della Regione e dell’Assessore regionale alla Sanità.
La gente, tanta, che si trova a passeggiare alla fiera guarda e si ferma incuriosita. Quel furgone dei vigili accanto a un assembramento appare troppo strano. “Io mi sono stato chiuso a casa, mi metto in fila a qualche dieci metri da chi mi precede solo per entrare al supermercato, e qua fanno le feste” si lamenta un signore anziano con doppia mascherina. A un certo punto, finalmente, interviene un poliziotto della municipale. “Consigliere Bottino, le chiedo scusa, ma qui è venuta un po’ di gente a lamentarsi. Sa, poi, il comandante, se per favore, un po’ più distanti…”