domenica, Novembre 24, 2024
-rete-GiornalismoSocietà

Le sardine in viaggio: da Messina a Palermo

“L’idea è quella di passare di mano in mano il testimone che in questo caso è la sardina” dice Andrea, sardina siciliana, classe’98.

Il quindici gennaio è partita la staffetta della Sicilia, un’idea originalissima, che prevede di girare in lungo e in largo la nostra regione per denunciare l’inadeguatezza delle infrastrutture. Si parte da Messina per poi passare da Catania, Siracusa, Ragusa, Caltanissetta, Enna, Agrigento, Trapani, Palermo.

“Il progetto è nato in seguito all’assemblea nazionale di Roma lo scorso quattordici dicembre. I referenti del movimento delle sardine siciliano erano presenti e hanno proposto questo viaggio, io ho utilizzato come mezzo, con altri compagni, la littorina, la  cosiddetta “circumetnea”. Abbiamo speso due ore e dieci per un percorso di settantacinque km, tratta Catania-Randazzo. Il panorama è mozzafiato: chi può vantarsi di costeggiare l’Etna chilometro dopo chilometro? Ma questo non può bastarci: tanta bellezza per poca efficienza dei mezzi di cui disponiamo.”

Ogni provincia che partecipa alla staffetta può analizzare, insieme al problema dei trasporti, altri  temi. Catania ha scelto di dedicarsi al caso della ditta Geotrans, specializzata nel settore dei trasporti, è stata  sequestrata alla famiglia Ercolano  nel 2014 e confiscata nel 2019.  “ è un unicum assolutamente positivo la Geotrans perché tra le dodici aziende che sono state confiscate in Sicilia, è stata l’unica a resistere alla liquidazione. Ha generato profitti , creato lavoro e restituito dignità a chi ne fa parte” spiega Andrea.

Il secondo tema affrontato dalle sardine catanesi riguarda la presenza di amianto utilizzato nelle costruzioni, abitate, a Biancavilla. Le fibre di amianto sono molto pericolose, si tratta di sostanze tossiche, utilizzate nelle costruzioni perché hanno un basso costo e sono molto resistenti alla degradazione e al calore. “Arrivati alla cava di Monte Calvario abbiamo notato che l’unico sistema di bonifica presente era una rete protettiva nell’area inquinata. In Italia sei mila persone all’anno  muoiono per l’amianto, di cui il dieci per cento in Sicilia. Lì c’è il degrado più totale- afferma Andrea- mi ha stupito che accanto alla cava un pastore faceva pascolare le capre, di fianco alla rette protettiva.”

La Staffetta delle sardine si concluderà il venticinque gennaio con un flash mob in contemporanea nella nove province siciliane.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *