Il Giardino di Scidà compie due anni
Un bene confiscato a Catania per tutte e tutti.
C’eravamo detti lottando per la restituzione ai cittadini delle cose dei mafiosi, che noi dei Siciliani avremmo creato in un bene confiscato una casa per tutte le associazioni e che l’avremmo dedicata alla memoria del giudice Scidà.
L’abbiamo fatto, con l’impegno di tante e di tanti. Dei compagni dell’Arci, degli amici della Fondazione Fava, dei ragazzi del Gapa. E poi degli abitanti del quartiere, delle donne che hanno deciso di adottare uno spazio sottratto alla mafia. Da due anni è aperto a Catania il Giardino di Scidà, luogo della memoria e dell’azione quotidiana di antimafia sociale. Da quest’anno quattro volontari di servizio civile si dedicheranno alla cura dello spazio.
Ragazzi di ogni angolo del mondo sono venuti a trovarci, le ragazze di San Cristoforo e gli studenti svizzeri, un gruppo di giapponesi e dei giovani ungheresi, gli studenti delle scuole superiori di Catania e i ragazzi delle associazioni di Spagna e Lituania. Hanno parlato di noi in America e a Milano.
Perché al Giardino di Scidà si fa l’antimafia del sorriso e ci si rimbocca le maniche per cambiare la città, come diceva il giudice Scidà, come ci ha insegnato Pippo Fava.
Venite a trovarci, abbiamo bisogno di ognuno di voi.