Il leghista “siciliano”
Provocazione al corteo de I Siciliani
Mentre quarantanove esseri umani da giorni soffrono nel mare Mediterraneo perché il governo di Salvini non intende aprire loro i porti italiani, mentre centinaia di esseri umani sono costretti alla clandestinità perché il governo della Lega Nord ha istituzionalizzato il razzismo, mentre la città di Catania e il meridione vengono impoveriti da leggi e finanziarie che dirottano risorse verso le regioni più ricche del paese, mentre la mafia ringrazia per la manovalanza consegnatagli dalla ricattabilità dei migranti e dall’impoverimento dei nostri territori.
Mentre tutto questo accade contestare un assessore leghista al corteo contro la mafia in memoria di Giuseppe Fava è un atto dovuto, un atto morale e di coscienza prima ancora che politico.
È molto grave che la provocazione di un assessore leghista, atta all’unico scopo di ottenere visibilità per farsi strada nel suo partito e assicurarsi la candidatura alle prossime elezioni, abbia in parte oscurato la grande partecipazione al corteo, al quale ha partecipato in prima fila Don Luigi Ciotti, e abbia distolto l’attenzione dai temi che la nostra mobilitazione vuole portare avanti: le infiltrazioni mafiose nelle istituzioni, il ruolo dell’imprenditoria collusa nel potere mafioso, gli affari di Mario Ciancio e dei nuovi cavalieri in una città divorata dalla mafia e dai colletti bianchi. È molto grave che il ricordo di Giuseppe Fava sia stato ostaggio del cinismo di un assessore che ha furbescamente tentato di apparire vittima. Vittima del buon senso.
È molto grave che la Questura non sia stata in grado di assicurare la dovuta serenità alla manifestazione.
Che un esponente della Lega Nord in Sicilia dica a I Siciliani di vergognarsi provoca solo una grande e liberatoria risata.
Ma l’avevate mai visto ai vostri cortei? O s’è svegliato “Siciliano” giusto giusto giorno 5? Ma guarda tu… San Pippo Fava, che miracolo hai fatto! Hai convertito un fervente leghista!
O magari ha avuto un rigurgito terrone: nel qual caso, lo deve confessare, non sia mai passi da infiltrato! Vogliamo italiani veri noi, di quelli che col tricolore prima ci si puliscono il culo, poi l’indossano contro gli invasori!
E solidarietà a iosa, per il poveretto confuso dai succhi del reflusso terrone, da voi insensibili così malamente bistrattato.