Studentato 95100 in azione
-
Catania. Occupato lo stabile in via Gallo 13
“Ho abitato più di quarant’anni in questa casa, ora ho accettato l’indennizzo che mi hanno offerto per l’esproprio. Sa da quanto tempo me lo chiedevano? Con i soldi ho comprato una casa ad Acireale adesso”. Siamo vicini al quartiere Antico Corso, a due passi da quello che fu il centro sociale occupato Experia, chiuso con la forza e i manganelli nove anni fa per fare il terzo auditorium (inutilizzato) della zona, sottraendo agli abitanti uno spazio vitale dove si andava per fare i compiti, laboratori, palestra e tanto altro ancora.
“Qui dicono che vogliono farci una residenza per studenti ora, non si capisce ancora cosa vogliono farci!“ queste parole il signor Rosario le pronunciò circa sette anni fa, poi raccolti gli ultimi scatoloni non tornó più in via Gallo 13, a due passi dalla facoltà di giurisprudenza a Catania. A quel punto si poterono iniziare i lavori.
Soppalchi, intonaco e cemento, muratori e tanto di cartello esposto con le somme finanziate.
I lavori della facciata iniziarono e a un certo punto pure si conclusero. Ma l’appendice, la succursale delle Biblioteche Riunite “Civica e A.Ursino Recupero” – proprietaria dell’immobile – non fu mai aperta. Rimase una bella bomboniera: ristrutturata solo di facciata. Un po’ come il terzo auditorium insomma.
Ieri sera nello stabile in via Gallo 13, c’era una tavolata di ragazzi: salivano e scendevano le scale, e si davano da fare tra i lunghi corridoi, raccogliendo polvere e spazzando. Sono gli stessi che quindici giorni fa avevano occupato l’ex Hotel Costa ed erano stati sgomberati nel giro di sette ore.
“Questo stabile in via Gallo non potrà ospitare trecento studenti, ma intanto è un inizio: i posti letto servono adesso, non possiamo aspettare anni per averli”.
Simone durante l’assemblea ricorda i dati dell’emigrazione giovanile: ogni anno circa 21mila ragazzi abbandonano la Sicilia “Ma voi ci pensate? Ogni anno un paese grande come Tremestieri se ne va altrove”.
“Studentato 95100 è la nostra scelta di rimanere a migliorare questa terra, contro chi la vuole distruggere, ma è anche la scelta di rispondere concretamente a un bisogno reale e importante come quello della casa” questo è un pezzo del loro comunicato.
“Ci servono materassi e mobilio. Da domani cominciamo a sistemare. Domani sera arrusti e mangia sulla meravigliosa terrazza di questo stabile e mercoledì sera un aperitivo, per autofinanziarci. E sabato ci vediamo alla manifestazione”.
Da mercoledì partirà anche uno sportello di supporto per giovani studenti colpiti da problemi abitativi, per aprire al più presto tutte le stanze e gli appartamenti agli studenti che ne hanno bisogno.