Randazzo – Consiglio Comunale straordinario: a rischio chiusura il PTE?
A rischio chiusura il Presidio Territoriale di Emergenza di Randazzo
Potrebbero insorgere contro questa gravissima decisione alcuni Consiglieri comunali che richiedono una convocazione straordinaria del Consiglio comunale della cittadina etnea
“Lo scorso anno, è stata approvata dal Governo nazionale la cosiddetta legge Balduzzi”, afferma, in un comunicato, il consigliere comunale, Cettina Foti, prima firmataria della richiesta straordinaria di convocazione, insieme ai consiglieri Freddy Pillera, Carmelo Scalisi e Nino Guidotto. “Questa legge – continua la Foti – stabilisce i criteri secondo i quali i Presidi Territoriali di Emergenza (PTE) che non effettuano almeno 6000 interventi all’anno, devono essere riconvertiti in Presìdi Territoriali Integrati (PTI). Il PTE di Randazzo effettua circa 3500/4000 interventi all’anno e quindi sarebbe, teoricamente, a rischio chiusura”
La Legge Balduzzi, che non è stata ancora recepita dalla Regione Siciliana, proprio in questi giorni viene discussa dall’Assessorato alla Salute siciliano, nei suoi dettagli e nelle eccezioni da istituzionalizzare nel decreto applicativo: per questo motivo, i consiglieri promotori dell’istanza depositata lo scorso 3 maggio, ritengono sia necessario intervenire urgentemente e con azioni importanti.
“Si tratta di una battaglia che non interessa solo noi Consiglieri Comunali – aggiunge la Foti – ma tutto il civico consesso, l’amministrazione comunale ma, soprattutto, i cittadini di Randazzo e dei Comuni limitrofi.”
Il PTE di Randazzo è stato aperto per la prima volta nel 1998 e definitivamente istituzionalizzato nel 2001, nato per garantire il diritto alla salute degli abitanti di Randazzo e dei piccoli centri limitrofi, il Presidio Territoriale di Emergenza pedemontano, in questi anni ha permesso il primo intervento nei casi più gravi (codici gialli e rossi) risolvendo situazioni altrimenti irrisolvibili, vista la considerevole distanza dai posti di Pronto Soccorso degli ospedali più vicini. Chiudere il PTE significa creare ulteriori disagi alla popolazione: Randazzo, lo ricordiamo, sorge a 750 m. s/m ed essendo un comune “montano” soffre i disagi provocati dalle condizioni climatiche della stagione invernale. Nella seduta del Consiglio Comunale verrà lanciata una petizione pubblica a sostegno del PTE, petizione in cui verrà chiesto ai sindaci dei comuni limitrofi di sostenerla, “perchè è una battaglia che deve essere sostenuta dal popolo – conclude Cettina Foti – la battaglia è di tutti e non di pochi, così come il diritto alla salute è per tutti e non solo per pochi”.