L’ascesa della criminalità mafiosa russa: la lavanderia europea
di Sarah Mazzenzana
Dispongono di liquidità, spostano capitali ingenti e si muovono abilmente nell’alta finanza. Si tratta delle mafie russe, cartelli criminali provenienti dalle ex Repubbliche Sovietiche, specchio della disomogeneità etnica di un territorio la cui superficie si estende su 17 milioni di chilometri quadrati. Una vera e propria piovra multietnica dotata di una struttura organizzativa estremamente flessibile, nelle cui fila convergono attori diversi: funzionari corrotti, imprenditori e criminali professionisti. Fenomeno criminale che si radica in madrepatria e prende forma muovendo i primi passi nell’economia ombra, a partire dall’era brezneviana, e che evolve in criminalità organizzata durante la delicata fase di transizione dai piani quinquennali all’economia di mercato.
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